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    In arrivo due prime nazionali: Forastica e Book is a book is a book

    Proseguono gli appuntamenti di Pergine Festival, come di consueto vocati alla sperimentazione e alla ricerca. L’edizione 2020 esplora gli orizzonti della natura, per ricostruire il dialogo fra uomo e ambiente dopo gli stravolgimenti provocati dalla pandemia.

    Domani il Festival entra nel vivo, con due appuntamenti programmati per il tardo pomeriggio e la sera.

    Si comincia alle 18.00 con Martina Badiluzzi e il suo Forastica. Badiluzzi, vincitrice della terza edizione della Biennale College Teatro – Registi Under 30, porta a Pergine Valsugana un’opera ambientata nella natura. La protagonista, interpretata da Federica Rosellini, è una donna metropolitana che riprende possesso del suo corpo e finisce per definirsi in esso, scoprendo la sua intima natura selvaggia.

    Gli spettatori sono chiamati ad accompagnare la protagonista in questo percorso di scoperta e riscoperta. «Le foreste e le faune selvagge – racconta Badiluzzi – scompaiono dal nostro pianeta man mano che la comprensione della nostra natura intima e più selvaggia si affievolisce. Non è un caso che Donne selvagge e orsi, siano considerati privi di gentilezza o di grazia, animali selvatici carichi di istinto, pericolosi». E ancora: «Le donne hanno in comune con la natura una storia di silenzio e sottomissione, condividono un corpo modellato, ridisegnato, riscritto e domato. Nelle rinnovate istanze femministe e in quelle ecologiste, vibra una voce comune, una richiesta di rispetto, verso la natura e il femminile, verso la natura femminile».

    Forastica sarà proposta giovedì e venerdì alle ore 18.00. Sabato doppia replica, alle 11.00 e alle 18.00. La partenza è fissata a Palazzo Hippoliti.

    La videomaker Giulia Lenzi intervista Martina Badiluzzi

    Domani alle 21.30 (e di nuovo venerdì e sabato alle 18.30 e 21.30), debutto nazionale per BOOK IS A BOOK IS A BOOK, nuova produzione degli svizzeri Trickster-p.

    Oggetto affascinante e misterioso, il libro ha in sé una natura quasi magica: un apparentemente semplice insieme di fogli cuciti in forma di volume ha la proprietà di aprire finestre su altri mondi trasformandosi in una capsula che consente di viaggiare nel tempo e nello spazio.

    Questa considerazione, nel contempo lineare e complessa, è stata il punto di partenza per

    l’elaborazione del dispositivo di Book is a Book is a Book: dopo alcuni lavori in cui ha investigato l’utilizzo dello spazio scenico in diverse possibili declinazioni, Trickster-p si chiede ora se l’oggetto libro possa diventare esso stesso uno spazio da esplorare e lo mette al centro di questo nuovo progetto.
    Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl concepiscono così una performance in cui lo spettatore, munito di auricolari, si muove tra le pagine in un percorso che lo conduce in un vero e proprio viaggio fatto di immagini, parole, suoni e lo invita a vivere un’esperienza profondamente immaginifica attraverso un approccio inedito e inaspettato.
    Il libro diventa un luogo dove si viaggia nella mente e con la mente, un oggetto che crea connessioni tra tempo, spazio, sogno e memoria, un’esperienza che consente di proiettarsi altrove e di dilatare la sfera percettiva. Lo spettacolo andrà in scena in sala Maier (Piazza Giovanni Serra, 13).