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    Tierras del sud. Quando il teatro si fa documentario.

    A Pergine Festival arrivano per la prima volta in Italia Azkona & Toloza, il duo ibero-americano che esplora a teatro i legami tra le grandi ricchezze ospitate in Patagonia e le atrocità che i popoli nativi hanno dovuto subire. Al Teatro Comunale, giovedì 4 luglio alle ore 21. Prima la presentazione de L’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo in Piazza Fruet alle 18.30 con il giornalista Raffaele Crocco in dialogo con il caporedattore di unimondo.org Alessandro Graziadei.

    Debutto nazionale a Pergine Festival giovedì 4 luglio alle ore 21 al Teatro Comunale per Tierras del Sud, il lavoro firmato dal duo ibero-americano Azkona & Toloza.

    Neocolonialismo, barbarie e cultura contemporanea sono le parole chiave della trilogia PACÍFICO – di cui Tierras del Sud fa parte – che esplora in profondità e con rigore documentaristico i legami tra le fortune multinazionali, gli stati del Sud America, l’inarrestabile sfruttamento delle risorse naturali della terra e le atrocità subite dai popoli nativi delle ex colonie.

    In particolare, Tierras del Sud si concentra sulla Patagonia argentina e sulle conseguenze che quella terra ha dovuto subire per essere stata luogo di grandi fortune straniere, come quella degli imprenditori italiani Carlo e Luciano Benetton. Le province patagoniche di Neuquén, Chubut e Río Negro sono state le più colpite, pur essendo terre nelle quali i Mapuche, le popolazioni originarie della zona, godono di diritti ancestrali.

    Il conflitto – si racconta nello spettacolo – risale a più di 100 anni fa, all’epoca della cosiddetta “Conquista del Deserto”, una campagna militare finanziata privatamente dall’esercito e che ha permesso all’Argentina di strappare la terra agli indigeni a beneficio delle proprie oligarchie e del consolidamento degli investimenti stranieri, in particolare inglesi. Fu così creata la Argentine Southern Land Company Limited, la prima azienda inglese di allevamento bovino in territorio sudamericano, che ha collezionato terreni, fino a possedere quasi un milione di ettari di terra patagonica per quasi un secolo. Gli stessi terreni che, nel 1991, diventano proprietà di Edizione S.r.l., multinazionale del Gruppo Benetton.

    Ma cosa attira sempre più multimilionari e celebrità, anno dopo anno, ad investire e acquistare terreni nella Patagonia argentina? Qual è il valore geopolitico strategico dell’area? L’importanza del controllo del territorio, e di conseguenza delle sue risorse, è al centro dell’indagine di Azkona & Toloza e della loro trilogia di documentari performativi.

    Sul palco due performer si muovono in un set completamente vuoto, trasformandolo in un angolo della Patagonia Argentina, dove tra catene montuose, laghi, foreste vergini e città immaginarie si ricostruisce la storia della nascita dello Stato di Argentina.

    L’appuntamento a teatro è preceduto, alle ore 18.30 in Piazza Fruet, dalla presentazione del volume L’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo.

    Nato nel 2009 grazie a un’idea del giornalista RAI Raffaele Crocco per raccontare le ragioni e gli attori delle guerre in corso, L’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo è pensato come un vero e proprio atlante con foto e illustrazioni e raccoglie schede curate da giornalisti di varie testate sullo stato attuale dei conflitti. L’appuntamento, realizzato grazie alla collaborazione con la Libreria Athena di Pergine, vedrà in dialogo Raffaele Crocco con il caporedattore di unimondo.org Alessandro Graziadei.

     

    In foto: Tierras del Sud di Azkona&Toloza, foto di Giulia Lenzi